ALTRI METODI: Transiti

La tecnica dei transiti è la tecnica che ha permesso (attualmente, nel 2015) di fare il più grande numero di osservazioni di esopianeti, specialmente grazie al Glossary Link satellite americano Kepler.

La prima osservazione di un transito è stata osservata dall'astronomo americano Govert Schilling nel 1999 e riguarda la stella HD 209458.

Quando un pianeta passa davanti alla sua stella, esso occulta una parte molto piccola della sua superficie, che produce una diminuzione molto debole della luminosità della stella.

anim transit deeg

Per effettuare questa osservazione, si deve registrare molto precisamente il flusso di luce che proviene dalla stella. Il conto del numero di Glossary Link fotoni luminosi si fa con una fotocamera Glossary Link CCD (dispositivo ad accoppiamento di carica):

ccd

Principio di un dispositivo ad accoppiamento di carica ( Glossary Link CCD)

Questa tecnica ha permesso di scoprire ad oggi 5148 esopianeti attorno a 4288 stelle.

 

Vantaggi

Inconvenienti

  • permette di determinare l'inclinazione dell'orbita del pianeta

  • diverse stelle sono osservate simultaneamente

  • permette di fare la Glossary Link spettroscopia in trasmissione dell'atmosfera

  • permette di studiare i pianeti vicini alla loro stella

  • molti falsi positivi sono possibili (macchie sulla superficie della stella, stelle binarie), necessita di una conferma con un altro metodo

  • molti dei pianeti candidati non sono osservabili (e quindi non possono essere confermati) da altri metodi

  • è necessario registrare numerosi periodi di rotazione (numerosi "anni" del pianeta in questione) per effettuare un'osservazione e caratterizzare il pianeta.