METODI DIRETTI: Osservazioni dirette

L'osservazione diretta consiste nell'ottenere un'immagine diretta del sistema planetario, in cui il pianeta appare come un punto. 

La prima osservazione è stata effettuata dal gruppo dell'astronomo francese Gaël Chauvin nel 2004, grazie allo strumento NaCo del Very Large Telescope dell'Osservatorio Europeo Australe, in Cile. Questo primo pianeta osservato in modo diretto è un giovane pianeta gigante gassoso che orbita attorno alla Glossary Link nana bruna 2M1207.

2M1207 b, première planète imagée, Chauvin et al. 2004, A&A

Prima immagine di un esopianeta, attorno a 2M1207, il pianeta è la macchia rossa-arancia. (Chauvin et al. 2004)

Per essere osservata in un'immagine, un pianeta deve essere luminoso e lontano dalla stella. Contrariamente ai metodi indiretti, l'osservazione diretta non ha bisogno di seguire diversi periodi di rotazione del pianeta. Tuttavia, per confermare un'osservazione per rilevamento diretto è necessario verificare che la sorgente luminosa sia legata alla stella. Si ottengono quindi almeno due immagini separate da diversi mesi (in funzione dell'ampiezza del movimento della stella) per vedere se lo spostamento del pianeta corrisponde effettivamente a quello di un oggetto su un'orbita kepleriana..

 

Il rapporto di flusso pianeta/stella è molto basso. Inoltre, siccome il pianeta è, visto dall'osservatore, molto vicino alla sua stella, la luce della stella "inghiottisce" la luce del pianeta.

La risposta a questo inconveniente consiste nel ridurre il flusso della stella senza ridurre quello del pianeta. A questo scopo sono possibili due tecniche: la coronografia e l’estinzione interferometrica della stella.

  • Coronografia:

Questa tecnica consiste, in modo semplificato, nel nascondere la stella con un dischetto (maschera coronografica) nel piano dell’immagine (senza nascondere il pianeta).

  • Estinzione interferometrica: 

Si può anche diminuire il flusso di una stella con un interferometro composto da almeno 2 specchi. Si fa interferire “negativamente” il flusso stellare che arriva su uno degli specchi con quello che arriva sull’altro specchio. Questa interferenza distruttiva “spegne” la stella. Si può sistemare la configurazione dell’interferometro in modo che il flusso proveniente dal pianeta non sia spento. Infatti, poiché i raggi luminosi provenienti dal pianeta vengono da una direzione leggermente diversa da quelli della stella, il cammino percorso da questi raggi non è lo stesso.

gq lupi

 

Questa tecnica ha permesso di scoprire ad oggi 87 esopianeti attorno a 80 stelle.

 

Vantaggi

Inconvenienti

  • permette di studiare la luce del pianeta (temperatura), il suo spettro (composizione)

  • permette di studiare i pianeti lontani dalla stella

  • non fornisce informazioni sulla massa e il raggio del pianeta

  • non permetti di studiare i pianeti vicini della loro stella