D: Distanze - Masse
X: Distanza dalla Terra[pc] - Scala logaritmica attivata
Y: Massa[MTerra] - Scala logaritmica attivata
Questo diagramma permette di vedere la complementarietà delle diverse tecniche utilizzate per studiare gli esopianeti.
Abbiamo scoperto dei pianeti specialmente in vicinanza del Sole, tra Alfa Centauri, il sistema più vicino a noi a 1,3 parsec, fino a qualche migliaia di parsecs più lontano. Tutte queste stelle sono NELLA Via Lattea, la nostra galassia che ha un raggio di 15000 parsecs.
I pianeti osservati e studiati con i metodi delle velocità radiali (punti rossi) e del rilevamento diretto (punti blu) sono vicini a noi, perché questi metodi sono più efficaci per le stelle brillanti. La prima tecnica ha bisogno di stelle luminose per fare della spettrscopia ad alta risoluzione, mentre la seconda cerca di osservare la luce del pianeta, che è molto debole e quindi può essere rilevata solo per i sistemi relativamente vicini al Sole.
I transiti (punti verdi) osservano dei pianeti più lontani, perché questo metodo è "casuale": l'osservazione di un transito è possibile sono se il piano dell'orbita del pianeta è perpendicolare al piano del cielo, cosa che è rara. Si deve quindi osservare un gran numero di stelle per osservare dei transiti di pianeti. Tuttavia, in un angolo solido (il campo di vista dello strumento), ci sono più stelle lontane che stelle vicine.
Per lo stesso motivo, i pianeti più lontani sono stati osservati anche tramite il metodo delle microlenti gravitazionali, che è anche un metodo "casuale".